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giovedì 15 agosto 2013

Solennità dell'Assunzione di Maria Santissima

“L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE...”



Cari Fratelli e Sorele,
Celebriamo oggi la Solennità della Madonna Assunta.
Maria Immacolata non poteva conoscere la corruzione della morte a causa del peccato, lei riesce davvero magnificare il Dio della giustizia e della misericordia.
Dio vuole condurre il suo popolo, cioè la sua Chiesa, alla piena comunione con Lui. La sua Chiesa viene rappresentata dalla “donna vestita di sole”. In Maria abbiamo la figura della Chiesa, che cammina verso Dio.
Così ci rendiamo conto dell'importanza di questa Solennità  che oggi celebriamo. Noi come cattolici ci salveremo come Chiesa. Appartenente ad una comunità. Quindi, la nostra salvezza è al livello comunitario. Nessuno se  salverà senza vivere la carità con i fratelli nella fede!
Maria ci mostra la strada da percorrere, la strada dell'umiltà. Solo chi si fida veramente a Dio, per mezzo di vera umiltà, può arrivare fino al cielo.
Se Gesù è la primizia della risurrezione, Lo segue la sua madre, e dopo di lei, anche noi. Questo è il nostro futuro.
Ora, ecco la Regina alla destra del Re eterno, quindi dovremmo cercare le cose di lassù per essere accanto a  loro per sempre.


domenica 11 agosto 2013

XIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

“Anche voi tenetevi pronti”.




Il nostro concetto di sorveglianza è spesso la nozione del servo malvagio della parabola dei talenti, è un'attesa di paura e di odio per il Signore;
La nostra attesa è di rimanere con i fianchi cinti, stare al servizio dei fratelli in modo da piacere al Signore e, d'altra parte, un'attesa di lampade accese. Essere trasformati dalla Parola di Dio, illuminati da Lei prenderemo le decisioni giuste nel servizio agli altri;
Così sono stati coloro che hanno sperimentato la Pasqua, la liberazione dall'Egitto, e abbiamo anche voglia di aspettare come i santi hanno aspettato. Con fede piena, la fede che porta ad atti di gentilezza, di carità vera;
Come ci dice la Lettera agli Ebrei, la fede è camminare nel buio, verso qualcosa che ancora non si vede. Però, per la fede abbiamo già quello che ci è stato promesso. Essere pronti è lo stesso di vivere questa fede, in modo concreto, trasformandola in carità. Così, noi assomigliamoci sempre di più con il Padre, perché Dio è Carità!



lunedì 22 agosto 2011

Beata Vergine Maria Regina: 22 agosto.


Il trionfo di Maria - David Ognaro.

La festività odierna, parallela a quella di Cristo Re, venne istituita da Pio XII nel 1955. Si celebrava, fino alla recente riforma del calendario liturgico, il 31 maggio, a coronamento della singolare devozione mariana nel mese a lei dedicato. Il 22 agosto era riservato alla commemorazione del Cuore Immacolato di Maria, al cui posto subentra la festa di Maria Regina per avvicinare la regalità della Vergine alla sua glorificazione nell'assunzione al cielo. Questo posto di singolarità e di preminenza, accanto a Cristo Re, le deriva dai molteplici titoli, illustrati da Pio XII nella lettera enciclica “Ad Coeli Reginam” (11 ottobre 1954), di Madre del Capo e dei membri del Corpo mistico, di augusta sovrana e regina della Chiesa, che la rende partecipe non solo della dignità regale di Gesù, ma anche del suo influsso vitale e santificante sui membri del Corpo mistico.

Il latino "regina", come "rex", deriva da "regere", cioè reggere, governare, dominare. Dal punto di vista umano è difficile attribuire a Maria il ruolo di dominatrice, lei che si è proclamata la serva del Signore e ha trascorso tutta la vita nel più umile nascondimento. Luca, negli Atti degli apostoli, colloca Maria in mezzo agli Undici, dopo l'Ascensione, raccolta con essi in preghiera; ma non è lei che impartisce ordini, bensì Pietro. E tuttavia proprio in quella circostanza ella costituisce l'anello di congiunzione che tiene uniti al Risorto quegli uomini non ancora irrobustiti dai doni dello Spirito Santo. Maria è regina perché è madre di Cristo, il re. Ella è regina perché eccelle su tutte le creature, in santità: "In lei s'aduna quantunque in creatura è di bontade ", dice Dante nella Divina Commedia.

Tutti i cristiani vedono e venerano in lei la sovrabbondante generosità dell'amore divino, che l'ha colmata di ogni bene. Ma ella distribuisce regalmente e maternamente quanto ha ricevuto dal Re; protegge con la sua potenza i figli acquisiti in virtù della sua corredenzione e li rallegra con i suoi doni, poichè il Re ha disposto che ogni grazia passi per le sue mani di munifica regina. Per questo la Chiesa invita i fedeli a invocarla non solo col dolce nome di madre, ma anche con quello reverente di regina, come in cielo la salutano con felicità e amore gli angeli, i patriarchi, i profeti, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini. Maria è stata coronata col duplice diadema della verginità e della maternità divina: "Lo Spirito Santo verrà su di te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà. Per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio".

Etimologia: Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico