martedì 30 agosto 2011

Angelus del 28 agosto - Benedetto XVI


Cari amici,
ora ritornerete nei vostri luoghi di dimora abituale. I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi dopo essere stati in questa nobile Città con il Papa e centinaia di migliaia di giovani di tutto il mondo: che cosa direte loro? Vi invito a dare un’audace testimonianza di vita cristiana davanti agli altri. Così sarete lievito di nuovi cristiani e farete sì che la Chiesa riemerga con vigore nel cuore di molti. Quanto ho pensato in questi giorni a quei giovani che attendono il vostro ritorno! Trasmettete loro il mio affetto, in particolare ai più sfortunati, e anche alle vostre famiglie e alle comunità di vita cristiana alle quali appartenete.
Vi confesso che sono veramente colpito dal numero così significativo di Vescovi e Sacerdoti presenti in questa Giornata. Ringrazio tutti dal profondo dell’anima, incoraggiandoli, allo stesso tempo, a continuare coltivando la pastorale giovanile con entusiasmo e dedizione.
Saluto con affetto l’Arcivescovo Ordinario Militare e ringrazio vivamente l’Aviazione Militare per aver concesso con tanta generosità la Base Aerea dei Quattro Venti proprio nel centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare Spagnola. Sotto la materna protezione di Maria Santissima, col titolo di Nostra Signora di Loreto, metto tutti coloro che la compongono e le loro famiglie.
Allo stesso modo, nella commemorazione di ieri del terzo anniversario del grave incidente aereo avvenuto nell’aeroporto di Barajas, che provocò numerose vittime e feriti, desidero far giungere la mia vicinanza spirituale e il mio profondo affetto a tutti coloro che sono stati colpiti da questo tremendo avvenimento, così come ai familiari dei caduti, le cui anime raccomando alla misericordia di Dio.
Sono lieto di annunciare ora che la sede della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2013, sarà Rio de Janeiro. Chiediamo al Signore che già da questo momento assista con la sua forza quanti devono organizzarla e spiani il cammino ai giovani di tutto il mondo perché possano riunirsi nuovamente col Papa in questa bella città brasiliana.
Cari amici, prima di congedarci, e mentre i giovani di Spagna consegnano a quelli del Brasile la croce delle Giornate Mondiali della Gioventù, come Successore di Pietro, affido a tutti i presenti questo grande compito: portate la conoscenza e l’amore di Cristo a tutto il mondo. Egli vuole che siate suoi apostoli nel ventunesimo secolo e messaggeri della sua gioia. Non deludetelo! Grazie.
 
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lunedì 22 agosto 2011

Beata Vergine Maria Regina: 22 agosto.


Il trionfo di Maria - David Ognaro.

La festività odierna, parallela a quella di Cristo Re, venne istituita da Pio XII nel 1955. Si celebrava, fino alla recente riforma del calendario liturgico, il 31 maggio, a coronamento della singolare devozione mariana nel mese a lei dedicato. Il 22 agosto era riservato alla commemorazione del Cuore Immacolato di Maria, al cui posto subentra la festa di Maria Regina per avvicinare la regalità della Vergine alla sua glorificazione nell'assunzione al cielo. Questo posto di singolarità e di preminenza, accanto a Cristo Re, le deriva dai molteplici titoli, illustrati da Pio XII nella lettera enciclica “Ad Coeli Reginam” (11 ottobre 1954), di Madre del Capo e dei membri del Corpo mistico, di augusta sovrana e regina della Chiesa, che la rende partecipe non solo della dignità regale di Gesù, ma anche del suo influsso vitale e santificante sui membri del Corpo mistico.

Il latino "regina", come "rex", deriva da "regere", cioè reggere, governare, dominare. Dal punto di vista umano è difficile attribuire a Maria il ruolo di dominatrice, lei che si è proclamata la serva del Signore e ha trascorso tutta la vita nel più umile nascondimento. Luca, negli Atti degli apostoli, colloca Maria in mezzo agli Undici, dopo l'Ascensione, raccolta con essi in preghiera; ma non è lei che impartisce ordini, bensì Pietro. E tuttavia proprio in quella circostanza ella costituisce l'anello di congiunzione che tiene uniti al Risorto quegli uomini non ancora irrobustiti dai doni dello Spirito Santo. Maria è regina perché è madre di Cristo, il re. Ella è regina perché eccelle su tutte le creature, in santità: "In lei s'aduna quantunque in creatura è di bontade ", dice Dante nella Divina Commedia.

Tutti i cristiani vedono e venerano in lei la sovrabbondante generosità dell'amore divino, che l'ha colmata di ogni bene. Ma ella distribuisce regalmente e maternamente quanto ha ricevuto dal Re; protegge con la sua potenza i figli acquisiti in virtù della sua corredenzione e li rallegra con i suoi doni, poichè il Re ha disposto che ogni grazia passi per le sue mani di munifica regina. Per questo la Chiesa invita i fedeli a invocarla non solo col dolce nome di madre, ma anche con quello reverente di regina, come in cielo la salutano con felicità e amore gli angeli, i patriarchi, i profeti, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini. Maria è stata coronata col duplice diadema della verginità e della maternità divina: "Lo Spirito Santo verrà su di te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà. Per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio".

Etimologia: Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico

giovedì 18 agosto 2011

Rio de Janeiro (BRASILE) sarà la sede della GMG 2013


Il Papa lo annuncerà solennemente al termine dell'incontro di Madrid

ROMA, mercoledì, 17 agosto 2011 (ZENIT.org).- La prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) avrà luogo a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2013, ha rivelato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi S.J.
In un incontro con i giornalisti avvenuto venerdì, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che l'annuncio verrà fatto solennemente da Papa Benedetto XVI domenica 21 agosto al termine della GMG di Madrid.
L'edizione a Rio de Janeiro si svolgerà con un anno di anticipo, nel 2013 anziché nel 2014, per evitare che coincida con la Coppa del Mondo di Calcio, che si disputerà nel Paese proprio nel 2014.
Rio de Janeiro, città emblematica del Paese con il più alto numero di cattolici al mondo, è stata scelta al posto di un'altra candidata, Seul, capitale della Corea del Sud, Paese che conta su una grande comunità cattolica, hanno indicato fonti della stampa.
Per il Brasile sarà il terzo grande evento che dovrà organizzare nei prossimi anni, insieme ai Mondiali di Calcio e alle Olimpiadi del 2016.
Dopo Buenos Aires nel 1987, la città brasiliana sarà la seconda dell'America Latina in cui si celebrerà questo incontro internazionale di giovani.
Con quella di Madrid sono state celebrate 26 GMG, tutte presiedute dal Papa e undici fuori dal Vaticano.
Teatri dell'evento sono stati Buenos Aires (Argentina), Santiago de Compostela (Spagna), Czestochowa (Polonia), Denver (Stati Uniti), Manila (Filippine), Parigi (Francia), Roma (Italia), Toronto (Canada), Colonia (Germania) e Sydney (Australia).
Circa 20 milioni di giovani hanno partecipato a questi eventi.
Le Giornate Mondiali della Gioventù sono nate nel 1984 su iniziativa di Papa Giovanni Paolo II. La prima ha avuto luogo a Roma la Domenica delle Palme di quell'anno, nel contesto delle celebrazioni dell'Anno Santo Giubilare della Redenzione (1983-1984).


"Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede". I giovani lametini alla prossima GMG di Madrid


Zaino in spalla, scarpe comode, voglia di vivere momenti che resteranno per sempre nel nostro cuore e nei nostri pensieri per ritornare più ricchi di esperienze e più saldi nella fede: siamo pronti per partire! Madrid, capitale dei giovani per il 2011, vedrà oltre 500 mila cattolici partecipare alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù.
Il tema che quest'anno colorerà l'incontro mondiale è tratto dalla lettera ai Colossesi di San Paolo: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede". La Spagna sarà luogo festoso di incontri di catechesi e di cultura; per migliaia di giovani è solo l'ennesimo ma non l'ultimo appuntamento in giro per il mondo. Dopo l'evento australiano, in cui si è celebrata la seconda GMG alla presenza di Benedetto XVI, l'Europa diventa di nuovo protagonista. Per i giovani lametini questa non è una qualunque GMG: è quella che precede la visita Pastorale del Santo Padre nella nostra Terra! L'incontro di Madrid sarà per noi, l'arrivederci al Papa. Lunedì 15 agosto un volo charter ci renderà parte di quei 500 mila giovani, al termine di un cammino di preparazione che è passato dalla formazione personale a quella diocesana, nei momenti classici di incontro offerti dalla Consulta di Pastorale Giovanile: formazione per animatori, penitenziali di Avvento e Quaresima, vissuti in attesa e della GMG e della visita del 9 ottobre 2011.

Il Papa, nel suo messaggio ai giovani, in preparazione alla giornata, ha ricordato momenti della propria gioventù, non si è dimenticato di manifestare la sua comprensione e di ricordare a noi giovani la vicinanza della Chiesa. Il Santo Padre si rivolge a ciascuno di noi prendendo spunto dai grandi ostacoli che il mondo oggi pone dinanzi ai cristiani e dalla difficoltà che ne deriva di essere coerenti con la propria fede. San Paolo, dice il Papa, ha scritto la lettera dalla quale è tratta l'icona biblica della GMG rivolgendosi alla comunità di Colossi, presentando diverse affinità con la Chiesa di oggi, che si trova a dover lottare contro l'ideologia laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della società. Il messaggio termina con l'invito al coraggio, alla speranza e alla carità che provengono dalla fede: così potremo diventare testimonianza vivente, artigiani di pace, promotori della giustizia, animatori di un mondo più umano.

Al logo della GMG di quest'anno possiamo attribuire due diverse letture: una corona sormontata da una croce, ma anche tre figure che si tengono per mano dinanzi alla croce. La Croce resta, quindi, segno costante nel logo di ogni GMG per sottolineare la centralità del Cristo nell'incontro che si celebra! La Croce stessa è segno di festa e di gioia perché è la strada che porta alla felicità, la strada che porta a Gesù!
L'augurio finale che chi scrive rivolge a sè, agli altri partecipanti ma anche a chi seguirà l'evento a mezzo stampa e con la preghiera personale, è che la GMG sia l'evento che rinnova la fede, riaccende la speranza e rinvigorisce il nostro amore per Cristo, per la Chiesa e per il prossimo.

Don Fabio Stanizzo
Responsabile Pastorale Giovanile



martedì 9 agosto 2011

L’Italia vieta il burqa, ma per la Chiesa indiana è una violazione della libertà religiosa


Mumbai (AsiaNews) – La questione sull'uso del burqa mette in luce le difficoltà che l’Europa ha nei confronti dell’islam. È quanto emerge da alcune opinioni di personalità indiane sulla decisione del governo italiano di varare una legge che proibisca di vestire burqa, niqab e altri indumenti etnici che nascondono il volto. Per chi sostiene la proposta, burqa e niqab sono “simboli di oppressione e sottomissione”. Altri – non solo nel mondo musulmano – giudicano il divieto come una violazione della libertà individuale e religiosa, perché esso interviene in modo diretto nella vita privata di una persona. Tuttavia, c’è anche chi pone l’accento sull’atteggiamento chiuso e poco conciliante dei musulmani, che emigrano nei Paesi occidentali, ma non sono disposti a integrarsi con il popolo ospitante.

Una fonte indiana di AsiaNews, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, giudica la proposta di vietare il burqa “strana”, ma sottolinea anche l’atteggiamento poco conciliante di molti musulmani che espatriano in Europa. Secondo la fonte l’insistenza a indossare il burqa (che non è obbligatorio nella religione musulmana, ndr) rappresenta “il disprezzo di chi lo porta nei confronti della sensibilità culturale del popolo che lo ospita”. Questo è “un atteggiamento contradditorio, visto che molti immigrati desiderano sfuggire ai propri regimi oppressivi, per una vita migliore in una società più aperta, continuando però a rifiutare di integrarsi nel contesto sociale di quella nazione”. Proprio per questo la fonte giudicherebbe “ammirevole che chi si oppone al divieto di indossare il burqa si opponesse pubblicamente contro l’Arabia Saudita, dove in pubblico è proibita la pratica di qualsiasi religione diversa dall’islam”. “Anche questo – conclude – è una grande problema di diritti umani”.

Secondo il gesuita p. Victor Edwin, dottorando in Relazioni cristiano-musulmane all’università Jamia Millia di New Delhi e direttore del giornale di studi islamiciSalaam, il riaccendersi della controversia sul burqa “è solo la punta di un iceberg”, che “evidenzia tensioni culturali più profonde che segnano la vita in Europa, dove l’integrazione dei musulmani rimane un tema molto scottante”. Egli ammette che “anche i musulmani devono cambiare e accettare la democrazia e il pluralismo religioso. Ma dovrebbe essere l’Europa, per sua natura multiculturale, a riconoscere che la libertà di seguire qualsiasi religione, senza paura, è fondamentale per ogni essere umano”.

Secondo la proposta del governo italiano, per chi viola la legge sono previste sanzioni pecuniarie e detentive: fino a 500 euro per chi lo porta; fino a 30mila euro e 12 mesi di reclusione per chi obbliga a indossarlo.

Abbiamo festeggiato il 04 agosto il i giorni dei Sacerdoti, la festa di San Giovanni MariaVianeya. Ricordate le sagge parole della lettera di Benedetto XVI su 48ma. Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.:
 "Il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata, e la Chiesa "è chiamata a custodire questo dono, a stimarlo e ad amarlo: essa è responsabile della nascita e della maturazione delle vocazioni sacerdotali" (Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Pastores dabo vobis, 41). Specialmente in questo nostro tempo in cui la voce del Signore sembra soffocata da "altre voci" e la proposta di seguirlo donando la propria vita può apparire troppo difficile, ogni comunità cristiana, ogni fedele, dovrebbe assumere con consapevolezza l’impegno di promuovere le vocazioni".

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE PER LA XLVIII GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI