“Anche voi tenetevi pronti”.
Il nostro concetto di sorveglianza
è spesso la nozione del servo malvagio della
parabola dei talenti, è un'attesa di paura e di odio per il Signore;
La nostra attesa è di rimanere con
i fianchi cinti, stare al servizio
dei fratelli in modo da piacere al Signore e, d'altra
parte, un'attesa di lampade
accese. Essere trasformati dalla
Parola di Dio, illuminati da
Lei prenderemo le decisioni giuste
nel servizio agli altri;
Così sono stati coloro
che hanno sperimentato la Pasqua, la liberazione dall'Egitto, e abbiamo anche
voglia di aspettare come i santi hanno aspettato. Con fede piena,
la fede che porta ad atti di gentilezza, di carità vera;
Come ci dice la Lettera agli Ebrei, la fede è camminare nel buio, verso
qualcosa che ancora non si vede. Però, per la fede abbiamo
già quello che ci è stato
promesso. Essere pronti è lo
stesso di vivere questa fede,
in modo concreto, trasformandola in
carità. Così, noi assomigliamoci sempre di più con il Padre, perché Dio è Carità!
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