Gizzeria – Davvero bello il Natale
della Parrocchia San Giovanni Battista di Gizzeria che, quest’anno, ha visto
l’impegno dei tanti giovani dell’Azione Cattolica prestarsi alle manifestazioni
a corollario delle classiche cerimonie della notte di Natale. Durante la messa
del 24 dicembre, 15 ragazzi circa, preparati con l’aiuto di Padre Sandro,
parroco di Gizzeria, hanno portato i doni durante l’offertorio ed hanno
rappresentato i pastori, la Maddalena, la Samaritana, l’Emorroissa, Zaccheo, la
profetessa Anna, Simeone, Maria e Giuseppe.
Il tema principale di questo
frangente è stato la speranza, un tema scaturito dai vari incontri e dal
percorso svolto dai ragazzi dell’Azione Cattolica. Ad esempio, la Maddalena
raccontava di una vita costellata da maltrattamenti e per questo, voleva dare speranza
a tutte le donne vittime di violenza, perché l’amore di Dio non giudica…
Insomma, un momento toccante che è entrato nell’animo delle persone che hanno
assistito. Un momento di riflessione nella riflessione.
Dopo questo frangente dedicato alla
speranza, un altro bellissimo momento è stato quello dedicato all’ingresso in
chiesa di Gesù Bambino, anche questo, un frangente della Santa Messa molto
curato avvenuto prima della benedizione finale.
Quando Azzurra Aiello ha iniziato a cantare (in latino), i ragazzi del gruppo sono entrati dalla navata centrale della Chiesa, tutti vestiti di bianco, con una candela in mano e con un cartello riportante la scritta “La paura ci rende prigionieri, la speranza può renderci liberi” al termine di questa mini processione è entrato il Bambino, portato da Giuseppe e Maria, impersonati da una giovane coppia gizzerota, Andrea Guadagnolo e la moglie Rosetta con il piccolo figlio Giovanni. Anche questo è stato un momento davvero molto emozionante che rimarrà impresso a lungo nelle menti e nei cuori di chi ha potuto viverlo.
Quando Azzurra Aiello ha iniziato a cantare (in latino), i ragazzi del gruppo sono entrati dalla navata centrale della Chiesa, tutti vestiti di bianco, con una candela in mano e con un cartello riportante la scritta “La paura ci rende prigionieri, la speranza può renderci liberi” al termine di questa mini processione è entrato il Bambino, portato da Giuseppe e Maria, impersonati da una giovane coppia gizzerota, Andrea Guadagnolo e la moglie Rosetta con il piccolo figlio Giovanni. Anche questo è stato un momento davvero molto emozionante che rimarrà impresso a lungo nelle menti e nei cuori di chi ha potuto viverlo.
Al termine della Santa Messa il
sacerdote, in processione, ha portato il Bambino nel presepe vivente preparato
dai ragazzi della Magna Græcia. Una notte di grandi emozioni tra i fedeli e una
sentita partecipazione quella dei giovani gizzeroti, impegnati nei canti e
nelle raffigurazioni avvenute durante la Santa Messa.
La sera del 25 dicembre, altra
occasione di aggregazione, di festa, di unione e partecipazione per tutto il
paese che ha assistito, stavolta, al Concerto di Natale dei bambini che si è
tenuto in Piazza Monumento, concerto organizzato dai ragazzi del Servizio
Civile insieme ad altri giovani del paese. La serata si è aperta con la
presentazione del coro dei bambini, preparati ovviamente dal Gruppo Giovani
(ACG) della Chiesa San Giovanni Battista che hanno interpretato canzoni in
italiano e in inglese, dai brani più tradizionali come “Astro del Ciel” a
quelli più moderni come “Scusa Gesù” (la versione italiana di Oh happy day) o
“Una stella a Betlemme” dello Zecchino d’Oro.
Tra un brano e l’altro, le esibizioni
canore di due giovani promesse gizzerote Azzurra Aiello e Sharon Arcieri che si
sono esibite ognuna con un pezzo e infine, insieme, hanno cantato l’
“Halleluja” in duetto. Alla fine dei canti è arrivato Babbo Natale, molto
disponibile a farsi fotografare insieme ai giovani di Gizzeria mentre altri ragazzi distribuivano cioccolata calda, preparata dal Gruppo Giovani
dell’Azione Cattolica.